FORSE MI STANNO ARRIVANDO “LE MIE COSE”

…e poi succedono serate un po’ così…
quelle dove un cinemino è quello che ci vuole.
Ed allora cinema Italia! L’unico a Belluno che sa’ ancora fare il suo mestiere.
C’è VENUTO AL MONDO di Castellitto.
Non aspettatevi la critica, per l’amordiddio, ma un paio di paroline sulla bella Penelope, quello sì. (quindi solo critica cinematogra-fica)


Come al solito brava!! ed il film lo consiglio pure. Tutto fila sufficientemente liscio solo che , già…ad un certo punto…lo so’…dovrei vergognarmene ma c’è una scena pregna di significato (da scoprire) che mi colpisce, dove dall’alto una telecamera indugia su delle fantastiche tette, che pare quasi…beh..di tornare bambini! (con i ricordi di quando “spinavo” Mrs Gramelot). L’immagine ha indugiato a tal punto che, come capita spesso quando fissi qualcosa a lungo, non la riconosci più, ti cambia fisionomia sotto gli occhi e perdi la cognizione di quell’immagine. Non sai più chi sta guardando chi. In breve, “le magnifiche”, diventano 2 palloncini gonfi, i capezzoli la loro valvolina, e mi rivedo bambino al parco citta’ di Bologna, sorridendo orgoglioso davanti ai compagni di giochi che mi invidiano, mentre passeggio con le tette di Penelope Cruz attaccate a 2 fili di nylon. (sperando di non incontrare qualcuno che avesse appena visto un film con Rocco Siffredi).

All’uscita, nella hall del cine, rastrello un paio di  conoscenti e via a bere un rosso in centro.
Di mio, solitamente, prima di discutere un film, amo far sedimentare qualche oretta, un po’ come dopo un rapporto intimo, dove si rischiano colpi di coda emotivi ed è preferibile aprir bocca solo a lenzuola tiepide.
Entriamo, e se non fossimo in anticipo, verrebbe da chiedere in dono a San Nicolò una mazza da baseball per frantumare le enormi casse che ci pugnalano alle spalle con della musica dove anche i pensieri perdono di identità.
Ordiniamo uno Syrah rosso mentre qualcuno decide di mangiare qualcosa.
beh.. si vede benissimo che il film è stato fatto da un uomo. C’è poca attenzione a quello che succede in sala parto… e vedi subito che non si vuol tenere conto del mondo femminile…

(è passato metà novembre, siamo sui monti Bellunesi e porkatroja siamo costretti a spostarci fuori per parlare perchè all’interno è impossibile)

Ma miss Mereghetti dei miei coglioni non si ferma qui!
..nasce il piccolo e nn lo si sente piangere, nn c’è stata la minima attenzione a dei particolari fondamentali. Il solito cinema maschilista!”

Beh ,penso che se è per quello, anche gli attori bevevano birra e non abbiamo sentito i rutti… e quando andavano in bagno? Non mi è parso un dramma non ci facessero vedere mentre si pulivano il culo!!
Che si chiami convenzione cinematografica??
Rientriamo e un po’ mi sento in colpa per quello che ho pensato della dance anni ’80 sparata a palla e che in fondo ha solo evitato di dover sentire altre cazzate.

Finita la cena vado in cassa. Al bancone c’è un capannello che pare di essere ad Atene durante il simposio.
FEDRO:..”ma che cazzo di maglietta hai messo su??… ma quella nn è Emy Whinehouse??
ALCIBIADE: “ Ka’troja.. non sapevo ti piacesse quella drogata!!”
FEDRO: “per me gente così sta bene dove sta’…ma a te non ti stava sulle balle na’volta??”
SOCRATE: (con un orecchino in legno che crea un traforo nel lobo dove potrebbe passarci l’attrezzo di lavoro di Rocco Siffredi): “difatti non la stimo manco per il cazzo… se ben vedi, questa rossa sul viso è una X, proprio perchè vorrei eliminarla e non solo perchè è mezza negra”
IO: (che potrei pure farmi i cazzi miei)” La X?e io che credevo avesse pareggiato!!”
SOCRATE: (con quella voce che mentre parla sembra stia cercando di cacare sullo sgabello): Hei.. hai qualche problema??”
IO: non quanto te Mr STIPSY… (avrei voluto dire), ma poi noto sopra le orecchie di Emy dei pettorali indecisi, se uscire per andare ad ordinare un paio di birre o fare un salto qui da me.
Fortuna che arriva la barista e chiedo il conto.
il totale è (-)…”
no guardi io pago 2 rossi e vado”
Mi spiace ma non facciamo conti separati..”
Se c’è una cosa che mi fa girare le palle come eliche è questa!!
preferirei pagare solo i miei… e in fretta..”
(e già penso ad infilarle 2 dita nel naso e trascinarla fuori dal bancone)
come glielo devo dire, questa è una nostra regola interna
(i testicoli sono già allo stadio di yo-yo)
una regola interna??”
si certo! (con merdosissima voce da prima della classe)… sono regole nn scritte ma noi facciamo così, se non le va bene…”
ok..ok…nessun problema, ognuno ha le sue regole… io ad esempio pago sempre a 90 giorni” e mi avvicino all’uscita,
Incredibile con quale velocità le regole si sbriciolino come crakers messi sotto il culo di Giuliano Ferrara.
Una meringa con farfallino rosso si avvicina, ed in men che non si dica pago i 2 rossi, mettendo in saccoccia anche un paio di scuse omaggio.
Saluto, ed esco dal locale con la sensazione di aver compreso il significato di pre-mestruo. Salgo in auto.

E’ mezzanotte passata, sono stanco ma so’ che quasi ci siamo. Finalmente arrivo sotto casa, ma un attimo prima di scendere, arriva una telefonata. E’ una persona che non curante dell’orario vuole sentirmi e parla, parla, parla ininterrottamente, ma alla fine mi dice una cosa che mi sorprende e sorrido, mi dice che…che… beh..dai…non è che posso dirvi sempre tutto!!